Consuete e previste defezioni dell'ultimo momento ci hanno indotto a tagliare alcune bottiglie, tenendo comunque in piedi il confronto tra un 2000 di DRC e un 2000 di Leroy.
Siamo in 6, con la gradita aggiunta della moglie di Michele, rigorosamente astemia. E' un buon numero di persone, si riesce a scambiare opinioni con tutti, parlare pacatamente anche di argomenti scottanti. E, fondamentale, si ha una buona quantità di ogni vino nel bicchiere, con possibilità di riassaggio sulle bottiglie migliori.
Il ristorante si esprime al massimo, con bel menù a base di pesce + anatra + ottimo assaggio di dolci. Una scelta felice.
Bianchi decisamente sotto le aspettative, vi espongo il dettaglio
Puligny-Montrachet Domaine Leflaive 1989 - Evoluto al naso e in bocca. Dopo un attacco astringente, si perde e si siede, finale evanescente. 82/100
Puligny-Montrachet Domaine Leflaive 1990 - Più complesso, rimanendo su toni evoluti ma meno seduti. Finale medio. 88/100
Puligny-Montrachet Paul Pidalt 1990 - Il più ambrato dei 3. Seduto, acidità assorbita. Molto piatto nel medio palato e nel finale 85/100
I rossi con qualche ombra, ma almeno due luci abbaglianti
Bourgogne Leroy 1989 - Frutto scomparso, citrino all'attacco, si perde completamente nella seconda parte 85/100
La Tache DRC 2000 - Bottiglia 7114/24867. Colore mattonato, forte balsamicità al naso. Appena contratto all'inizio. Naso espressivo, con l'ossigenazione compaiono netti toni di semi di coca, sembra proprio di sentire la coca-cola. Variabile e vitale nel corso delle 3 ore, esce fuori il caffè. Bella corrispondenza bocca naso. Verticale in bocca, acido e con margini di miglioramento nell'invecchiamento. Finale intenso e prolungato. Confermo il voto di gennaio, 97/100
Vosne-Romanèe Les Beaux Monts Leroy 2000 - Bottiglia 2320/6430. Colore mattonato. Appena aperto è incredibilmente espressivo. Naso floreale intenso, splendida finezza. Bevibilità assoluta. Struttura e acidità perfettamente integrate in una floralità solare. Lo definirei un "vino felice". Un tono più alto del La Tache nella prima parte, non evolve come il DRC. Li giudico sostanzialmente sullo stesso piano. Rispetto al La Tache, quello che perde in struttura e prospettiva lo guadagna in piacere di beva. 97/100
Musigny GC Comte Georges De Vogue Cuvee Vielles Vignes 1999 - Naso vinoso e alcolico, molto intenso. Frutto ancora non perfettamente calibrato con l'acidità. Molto tannico. Finale che chiude appena appena amaro. 92/100