| E' stata una bella occasione per riapprocciarsi al sangiovese ed ad un produttore appassionato e anticonvenzionale. La notte buia e tempestosa non ci ha impedito di radunarci a metà tra Radda e Panzano, in un locale dal grande fascino, semplice e molto accogliente. Ci torneremo ancora, con altri produttori della fantastica zona di Radda. Stavolta abbiamo passato tre piacevoli ore in compagnia di Paolo Cianferoni. Tra noi anche Michele Braganti di Monteraponi, altro apprezzato produttore raddese. Martino ha dovuto dare forfait per un impegno pregresso. Paolo stappa per tempo le nove bottiglie. In una splendida atmosfera informale comunciamo a discorrere liberamente sui vini, via via che li versiamo nel bicchiere
1997 - Un vino senza trucchi, rustico in senso buono. Paolo ci conferma che è un vino fatto "come una volta", senza nessun aggiustamento in cantina. Eventuali difetti derivano quindi dalla sincerità di approccio. Colore opaco, presenti anche delle sospensioni. Sgranato, toni evoluti ma non moribondo. Un vino rustico, senza trucchi, come detto. Forse qualche deficit nella conservazione. Una sapidità mai costruita, l'anima del 1997, senza alterazioni. 88/100
1999 - Colore rubino chiaro e brillante. Primo anno con barrique usate rigenerate. Un vino di bevibilità sorprendente. Sapido, equilibrato, progressivo. Con le ore esce il caffè e l'affumicato, l'orzo. 6.2 di acidità. All'epoca ebbe i due bicchieri del Gambero Rosso. 93/100
2000 - Più rotondo, apparentemente diluito, a tratti sgranato. Intervento di gomma arabica, più costruito del 1999. Ebbe i tre bicchieri GR. 89/100
2001 - Ancora gomma arabica e barrique usata. Bottiglia rara, quasi terminato in azienda. Buona persistenza, con finale moderatamente amaricante. 90/100
2002 - Barrique nuove. Solo 1600 bottiglie, con uve molto selezionate. Più costruito in cantina, rispetto a tutte le altre annate. Peperone, ancora gomma arabica, per l'ultima volta. 91/100
2003 - Ultima annata del Doccio a Matteo con solo sangiovese. Acidità molto alta, mascherata dall'alcool. Tannino maturo. Lunghezza inusuale per un 2003. Non ha note bruciate o amare. Lodevole controllo per un'annata problematica. Saporito ma meno sapido degli altri. 6.2 di acidità. 92/100
2004 - Da questa annata, al sangiovese viene aggiunto lancillotta e colorino. Fresco e sapido, acidità più bassa, 5.6. 91/100
2005 - Note animali da assorbire, particolarmente al naso. Da riassaggiare più avanti. 87/100
2006 - Chiuso e tannico. Molto interessante tra un paio d'anni. 87/100
Anche il risultato del piccolo panel: Chianti Classico Doccio a Matteo 1997 - 89 Chianti Classico Doccio a Matteo 1999 - 92.22 Chianti Classico Doccio a Matteo 2000 - 89.96 Chianti Classico Doccio a Matteo 2001 - 90.33 Chianti Classico Doccio a Matteo 2002 - 90.25 Chianti Classico Doccio a Matteo 2003 - 91.25 Chianti Classico Doccio a Matteo 2004 - 87.66 Chianti Classico Doccio a Matteo 2005 - 88 Chianti Classico Doccio a Matteo 2006 - 89
Edited by brozzi - 28/2/2010, 00:31
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