Posts written by brozzi

Segnalo volentieri questa iniziativa dell'Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio:

www.onaf.it/web/Dettcorsi.asp?id=210

SIENA
7 FEBBRAIO – 21 MARZO 2011


PROGRAMMA DEL CORSO

7 febbraio: Tecnica d’assaggio dei formaggi - parte I
9 febbraio: Tecnica d’assaggio dei formaggi - parte II
16 febbraio: Il latte e la sua composizione
21 febbraio: Microbiologia lattiero-casearia
23 febbraio: I formaggi a pasta molle
28 febbraio: I formaggi a pasta semidura e dura
2 marzo: I formaggi ovini e caprini
7 marzo: I formaggi a pasta filata
9 marzo: Cultura e normativa casearia
14 marzo: Utilizzazione dei formaggi ed abbinamenti
21 marzo: Esame di valutazione finale

Il corso è rivolto a tutti coloro che, per interesse personale o professionale, desiderano migliorare le proprie conoscenze sui formaggi. Le lezioni prevedono una parte teorica ed una parte pratica. Il superamento dell’esame finale dà diritto all’iscrizione all’Albo nazionale degli Assaggiatori ONAF.

Per informazioni
Segreteria Nazionale ONAF - Tel. 0173/231108 (lun-ven, dopo le ore 11) [email protected] – www.onaf.it
Andrea Magi – Tel. 335/5774005 – [email protected]
Confesercenti Siena – Tel. 0577/2520 – [email protected]

CORSO ONAF SIENA

Costo
€ 250,00
(comprensivi di quota associativa annua ed abbonamento alla rivista Caseus)

Modalità di adesione
1) Pagamento di acconto di € 100...

E' l'ora di ritornare a Montalcino, Benvenuto Brunello si avvicina. Servono quindi alcune visite preventive. Voglio tornare anche a trovare Marino Colleoni, è già passato troppo tempo. Si può fare un piccolo gruppetto già la settimana prossima....

In enoteca e su ebay si trova sui 500 euro. Per venderla più velocemente puoi quotarlo 300-400 euro. Questo se la bottiglia non è stata ricolmata in azienda, altrimenti vale di più. Poi entrano in ballo molti fattori: il livello al collo, il colore, l'etichetta, la conservazione (dove, come, aquistata da chi, quanti passaggi di mano). Ammesso che sia tutto perfetto, la puoi quotare 350. Se sei in grado di garantire anche il contenuto (nel senso che rimborsi se il vino dovesse risultare mal conservato, a parte difetti dovuti al tappo, anche 500.
In azienda chiedono certamente migliaia di euroo, ma oltre al fatto che la bottiglia non si è certamente mossa da lì, sono in grado di garantire tutto ai massimi livelli.

Giusto un anticipo, in un commento al post di Ziliani di qualche giorno fa.... Riscriverò con calma della visita e dei vini. Ci devo tornare presto, fosse anche solo per comprare delle bottiglie e salutare
http://vinoalvino.org/blog/2011/01/messagg...1#comment-28873

E’ stato un grande piacere andare in visita da loro, per una curiosa coincidenza proprio il giorno prima, la sera dell’11 gennaio. Ne scriverò con calma, sono visite che lasciano sedimenti duraturi e scuotono vecchie visioni e illusorie certezze sul vino. L’emozione è doppia, tripla, perchè accanto all’intensità dei vini ci sono le persone, di rara vitalità emotiva e intellettuale, e le storie che conseguentemente sanno raccontare. Non mi dimenticherò e ci tornerò presto, con piacere!

Se riesci a postare le foto, cerco di farle vedere da un amico che ne capisce. E così possono vederle anche eventuali altre persone esperte-interessate.
Personalmente, ti dico subito che di bottiglie mignon non capisco una mazda

Buone bottiglie a tema per le degustazioni fanno sempre comodo... la leggo con piacere, puoi mandarla via mail qui: [email protected]
grazie!

Ecco un'altra campana, gli scettici. Non mi piace molto questo clima di contrapposizione. Allopatica ed olistica potrebbero collaborare, e lo fanno in certi contesti. A giudicare da quello che si legge sotto, sembra che ci sia una sorta di guerra santa, in nome della Scienza. Non mi convince questa approccio omeo-scettico ad oltranza... Ovvio che la guarigione parte prima di tutto dalla mente, in molti casi. Perchè non prendere atto onestamente che su certe patologie la Naturale già risolve e la Scienza è ancora ben lontana dal successo razionale? Ah, già... C'è chi preferisce restare malato, piuttosto che guarire senza capire fino in fondo il motivo... Questione di gusti. Per me la guarigione è il fine, il resto se lo vedano gli specialisti...
http://medbunker.blogspot.com/2011/01/pape...-lomeopata.html

Edited by brozzi - 28/2/2011, 16:11

Negli ultimi tre ragionamenti/voli a tastiera collegata, ho girato intorno all'argomento natura-naturalità-approccio olistico. Non che negli altri interventi non tenga sempre ben a mente questo approccio. Direi che anche quando ragiono palesemente di vino, non mi dimentico mai di questi concetti. Tutto è collegato, natura-equilibrio-vino-rispetto-attenzione. Non vederlo è fonte di disequilibri interni ed esterni. Ed in effetti in giro se ne vedono tanti, troppi, di questi disequilibri, fonte di bruttezza, appiattimento, pensiero omologato, cattivi sapori, veleni e malattie...
http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...no-alla-natura/
http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...con-lomeopatia/
http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...io-di-emozioni/

http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...con-lomeopatia/
18 anni di asma, curati con cortisoni, antistaminici e altre bombe chimiche, con effetti collaterali evidenti e nessuna soluzione definitiva del problema, anzi, ogni anno peggio e totale dipendenza dalla chimica. Trovo un mio amico per le scale, giusto mentre salivo dal mio medico a farmi segnare la solita dose di chimica stagionale. Mi dice di provare l'omeopatia. Ovviamente sono scettico, come chiunque. Intanto comincia la stagione delle allergie e cominciano i problemi. Mi sento stanco, senza speranze e vie d'uscita, ogni anno costretto a 3 mesi di trattamenti medici, vedo che ogni anno va sempre peggio. Alzo la cornetta e fisso l'appuntamento. L'amico mi tiene un'ora a parlare, mi fa domande psicologiche di ogni tipo, fino a costruire il mio quadro psico-somatico, da cui a cascata arriva il rimedio. Me lo prescive. E' complesso, dovrò prendere queste pillole per vari mesi e comunque ci sarà da soffrire. Per farla breve, il primo mese non succede niente, io continuo la cura ma non lascio completamente l'allopatico, come mi avevo detto lo stesso omeopata. Poi comincio ad avvertire, inaspettatamente per me, dei miglioramenti, via via più netti. Decidiamo con l'omeopata di sospendere il trattamento medico e di proseguire solo con l'omeopatia (che trattamento medico non è, vorrei ricordarlo). Arrivo al momento critico, fine maggio-giugno, prova del fuoco, ogni anno sono sempre andato in crisi con asma notturno. Bene, nel 2010 gli effetti si fanno sempre più diluiti fino a sparire completamente. Passo la migliore fine primavera della mia vita da 20 anni, semplicemente prendendo causticum, prima in pillole e poi con diluizioni in acqua, proseguendo per tutta l'estate, diluendo e diluendo. Sono carico di energie, entusiasta, attivo e propositivo. Il solo fatto di aver invertito un processo patologico è per me fonte di grande fiducia verso l'omeopatia, cosa fino a pochi mesi fa impensabile. A lato dell'inizio del processo di guarigione dall'asma, accade anche un fatto piuttosto soprendente: ho una ciste sotto l'ascella avrei dovuto toglierla a settembre scorso. Improvvisamente la ciste comincia ad ingrossarsi e a diventare molto rossa. Mi fa male. Mi preoccupo. Chiamo l'omeopata. Mi dice che devo essere contento di questa evoluzione e che fa parte del processo di purificazione che è in atto in me. Poi mi dice la cosa più sorprendente di tutta questa storia: tempo dieci giorni e la ciste probabilmente sarebbe uscita da sola. Attacco il telefono ancora una volta scettico. Intanto la ciste comincia a fare una punta, come una sorta di enorme foruncolo, i giorni passano e la ciste è sempre più grossa, dolorosa e con una punta enorme. Nove giorni dopo la ciste esplode e per tre giorni lascerà uscire materia purulenta, bianca e fibrosa, a volte giallognola, infine tanto sangue misto a materia bianca o sangue da solo. Il tutto fino a completa sparizione di questa palla che era diventata grande come una palla da golf (non sto esagerando). L'omeopata mi spiegherà poi che non abbiamo prove ma che è probabile che questo processo avvenuto sulla ciste sia strettamente correlato con la cura e la guarigione omeopatica, sarebbe un caso da manuale, molto tipico e che si ripete spesso...

Edited by brozzi - 6/1/2011, 15:24

A naso non mi farei troppe illusioni sul valore di questa bottiglia, temo che non abbia interesse nè collezionistico, nè una volta stappata

Solitamente i vecchi Barbi non hanno una tenuta eccellente nel tempo, anche perchè è difficile assicurare una conservazione idonea; prima c'era minor cura per questo tpo di bottiglie. E anche se ben conservate, mi dicono che tendano a cedere, quando si ragiona di decenni di invecchiamento.
Trovando l'amatore del genere, puoi ricavare 30-40 euro, anche di più...

Zona che necessita di adeguato approfondimento, particolarmente il "quadrilatero Gambelli":
Rodano, Lilliano, Bibbiano, Villa Rosa, San Donatino.
Inoltre, Le Fioraie, soprattutto la Riserva (indicata da vinogodi)

Edited by brozzi - 25/12/2010, 19:31

Passo volentieri a trovarvi, in uno dei prossimi giri in zona Radda...