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| Speravo meglio, quest'anno i francesi non avevano punte qualitative particolarmente elevate. Mancava Chapoitier. In compenso l'annata 2008 della Vernaccia, per quei pochi campioni che ho assaggiato, mi è piaciuta particolarmente. Minerale e profomata, quasi un piccolo Verdicchio. Da consumare giovane se non si vogliono perdere queste caratteristiche. Sono riuscito ad assaggiare diverse vecchie Vernaccia, certamente più scariche ma con terziari interessanti. Tra i due continuo a preferire la freschezza di una Vernaccia giovane.
Comincio con le note sui francesi:
Chateneau du Pape 2004 - Tardieu Laurent Dorato carico. La tostatura del legno è marcata ma non copre tutto. Resta un buono spettro aromatico e una bevibilità spiccata. 88/100
Hermitage Blanc 1991 - Domaine Jean Louis Chave Al naso accenni di volatile. Giovato su gradazione relativamente bassa e stile scarico, dotato di un suo fascino. Mai aggressivo ma placido e scorrevole. Idrocarburi e pietra focaia. Finale medio. 89/100
Fleur de Caussol 2005 - Domaine Alain Voge Appellation Saint Peray. Marsanne 100%. Dorato. Laccato in bocca, con legno che tende a prevaricare. 86/100
Passiamo ai rossi.
Cornas 2006 - Domaine Alain Voge Syrah. Legno ben dosato. Tannino in parte da assorbire ma non eccessivamente aggressivo. Balsamico, con finale di nuovo aggressivo. 89/100
Cotie Rotie 1999 - Tardieu Laurent Vielles Vignes. Animale, mobile, leggermente terziarizzato. Materia viva, toni austeri ma non corrosivi. Spettro aromatico intenso, la materia trae nutrimento dalle profonde radici delle vecchie vigne. Appagante. 91/100
Chateneau du Pape 2005 - Tardieu Laurent Grenache da vielles vignes. Beva molto piacevole, buono lo spettro aromatico. Finale medio, in buona progressione. 91/100
Hermitage rouge 2006 - Domaine Jean Louis Chave Vinoso, da pronta beva. Semplice e sincero. 88/100
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