Caparsa - Radda in Chianti
Eccomi qui a presentarmi. Per chi non mi conosce inizio subito a dire che, orgogliosamente, mi definisco un contadino. Questa parola negli ultimi decenni è stata un po disprezzata ma secondo me è la migliore che si possa usare per definirmi, poichè le energie della mia vita privata e lavorativa si mescolano qui a Caparsa tra cantina e vigne: quaranta anni di vendemmie, trenta condotte e vinificate personalmente e cinque figli. Il mio vino sintetizza un po la mia vita, ma è anche la sintesi di un territorio difficile e aspro (boschi, sassi, cinghiali, caprioli, istrici, vento, acqua, sole...) a 420/250 metri di altezza nel settore Nord di Radda.
Da sempre uso il Sangiovese, il Canaiolo, la Malvasia Nera e Bianca, il Colorino, l'Ancelotta, il Trebbiano e praticamente conosco solo questi vitigni (non ho mai fatto compromessi col mercato). I miei insegnanti sono stati gli ultimi ex-mezzadri provenienti dalla seconda guerra e mio padre che mi hanno tramandato il valore del lavoro manuale e di vita, concreto.
Il vino. Il vino è, sopratutto per me, un alimento e come tale agisco per produrre un alimento, non un prodotto voluttuario per soddisfare il mercato. Il mio vino è a volte un po durino e dura moltissimi anni (scusate il gioco di parole), ma dopo una giornata di lavoro, mangiando, premia la fatica. Ogni anno è diverso ed anche dopo aperta la bottiglia, dopo un'ora, tre ore, il giorno dopo il vino si evolve, è vivo: una variabilità sconcertante (anche per me!). Il fatto di non usare tecniche enologiche influenza l'instabilità , ma secondo me, rende unico il prodotto. Quanti vini avete assaggiato e dopo alcune ore (o minuti), perdono tutte le caratteristiche qualitative? Come una donna che vestita di Armani, una volta nuda è bruttina, io preferisco una donna che vestita al mercato, una volta nuda, è bellissima e unica...
Ma torniamo alla sostanza. Il mio sito è
www.caparsa.it ed ho un blog dove esternizzo il mio senso critico del mondo vino:
http://caparsa00it.blog.dada.net/ (prossimamente cambierà indirizzo). I miei vini principali sono il Caparsino (normale o Riserva secondo la qualità delle annate) e il Doccio a Matteo Riserva. Visitando il sito si può approfondire.
Ma sopratutto visitando Caparsa si comprenderà l'interazione tra uomo, ambiente e vino. Chi vuole, posso fare visite gratuite (per un tempo ragionevole), altrimenti visite ufficiali a pagamento secondo quanto riportato alla pagina web:
www.ecoitaly.net/caparsa/Ita/environm.htmCiao a tutti,