| Bene. Grazie a tutti per la calorosa accoglienza ! Colgo questa opportunità per ringraziare di cuore gli amici produttori di Radda. In particolare Michele Braganti, Paolo Cianferoni e Martino Manetti, con il loro supporto morale e pratico ed il loro incitamento, mi hanno molto aiutato negli ultimi anni ad uscire dall'ombra ed a motivare ulteriormente le mie scelte come produttore. A Radda si sta davvero creando - e non a chiacchere ma nelle vigne e nelle bottiglie - un bel gruppo di produttori legati al proprio territorio e di esso profondamente rappresentativi, consapevoli del valore del proprio lavoro, della propria passione e tutti stretti intorno al vero genius loci, San Giovese. Mi auguro che sia l'inizio di una lunga storia.
Per chi non mi conosce, due note descrittive. Val delle Corti è una piccola realtà famigliare che fa vino a Radda dal 1974, da quando cioè mio padre Giorgio vi trasferì tutta la famiglia dal Nord. A partire dalla sua scomparsa nel 1999, sono stato io ad occuparmi dell’azienda, insieme a mia moglie Lis ed a mia madre Eli. La produzione è di circa 30.000 bottiglie l'anno, suddivise tra Chianti Classico, Riserva e vino da tavola. La Riserva viene prodotta solo nelle annate veramente ottime. Altrimenti la selezione per la stessa viene riaggiunta alla massa dell’Annata. Abbiamo sempre avuto come priorità la fedeltà al terroir ed il mantenimento di un profilo preciso. In altre parole, non abbiamo mai ‘venduto l'anima al diavolo’, neanche in periodi in cui sarebbe stato più facile seguire la moda e lanciarsi nella mischia dell''internazionalizzazione' del Chianti Classico. Coltiviamo Sangiovese, Canaiolo e Malvasia, Nera e Bianca e cerchiamo di fare dei vini puliti. In realtà mi sento di dire che sono le vigne che mi hanno educato il gusto, piuttosto che aver deciso io come il vino doveva essere. Tutte le operazioni sulle viti avvengono a mano, dalla potatura fino alla raccolta. La fermentazione e la lunga macerazione avvengono con metodo naturale e, nelle ultime annate, in contenitori aperti. L'affinamento avviene per il Chianti Classico (Sangiovese 95%, Canaiolo ed altro 5%) in botti di rovere tradizionali (2.000/3.000 lt.) per 18 mesi, poi 3/4 mesi in bottiglia. Per la Riserva invece (Sangiovese 100%), impieghiamo barriques francesi di 8°/10° anno - praticamente esauste - per una durata complessiva di 30 mesi, poi 6 mesi in bottiglia. Dopo anni di lotta integrata, dove la percentuale di utilizzo del sistema biologico è andata gradualmente aumentando, siamo attualmente in conversione biodinamica. Non abbiamo mai utilizzato diserbanti né insetticidi, pratichiamo il tradizionale ‘sovescio’. Non siamo peraltro certificati da nessun ente di controllo bio. Se dovessi riassumere all'osso la mia personale filosofia di produttore, direi che 1) il buon vino si fa in vigna e 2) in cantina siamo alquanto minimalisti (della serie : in cantina il vino si può solo sciupare). Un saluto a tutti e ben vengano visite in azienda e/o iniziative collettive con gli altri amici produttori. Roberto
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