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| http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...con-lomeopatia/18 anni di asma, curati con cortisoni, antistaminici e altre bombe chimiche, con effetti collaterali evidenti e nessuna soluzione definitiva del problema, anzi, ogni anno peggio e totale dipendenza dalla chimica. Trovo un mio amico per le scale, giusto mentre salivo dal mio medico a farmi segnare la solita dose di chimica stagionale. Mi dice di provare l'omeopatia. Ovviamente sono scettico, come chiunque. Intanto comincia la stagione delle allergie e cominciano i problemi. Mi sento stanco, senza speranze e vie d'uscita, ogni anno costretto a 3 mesi di trattamenti medici, vedo che ogni anno va sempre peggio. Alzo la cornetta e fisso l'appuntamento. L'amico mi tiene un'ora a parlare, mi fa domande psicologiche di ogni tipo, fino a costruire il mio quadro psico-somatico, da cui a cascata arriva il rimedio. Me lo prescive. E' complesso, dovrò prendere queste pillole per vari mesi e comunque ci sarà da soffrire. Per farla breve, il primo mese non succede niente, io continuo la cura ma non lascio completamente l'allopatico, come mi avevo detto lo stesso omeopata. Poi comincio ad avvertire, inaspettatamente per me, dei miglioramenti, via via più netti. Decidiamo con l'omeopata di sospendere il trattamento medico e di proseguire solo con l'omeopatia (che trattamento medico non è, vorrei ricordarlo). Arrivo al momento critico, fine maggio-giugno, prova del fuoco, ogni anno sono sempre andato in crisi con asma notturno. Bene, nel 2010 gli effetti si fanno sempre più diluiti fino a sparire completamente. Passo la migliore fine primavera della mia vita da 20 anni, semplicemente prendendo causticum, prima in pillole e poi con diluizioni in acqua, proseguendo per tutta l'estate, diluendo e diluendo. Sono carico di energie, entusiasta, attivo e propositivo. Il solo fatto di aver invertito un processo patologico è per me fonte di grande fiducia verso l'omeopatia, cosa fino a pochi mesi fa impensabile. A lato dell'inizio del processo di guarigione dall'asma, accade anche un fatto piuttosto soprendente: ho una ciste sotto l'ascella avrei dovuto toglierla a settembre scorso. Improvvisamente la ciste comincia ad ingrossarsi e a diventare molto rossa. Mi fa male. Mi preoccupo. Chiamo l'omeopata. Mi dice che devo essere contento di questa evoluzione e che fa parte del processo di purificazione che è in atto in me. Poi mi dice la cosa più sorprendente di tutta questa storia: tempo dieci giorni e la ciste probabilmente sarebbe uscita da sola. Attacco il telefono ancora una volta scettico. Intanto la ciste comincia a fare una punta, come una sorta di enorme foruncolo, i giorni passano e la ciste è sempre più grossa, dolorosa e con una punta enorme. Nove giorni dopo la ciste esplode e per tre giorni lascerà uscire materia purulenta, bianca e fibrosa, a volte giallognola, infine tanto sangue misto a materia bianca o sangue da solo. Il tutto fino a completa sparizione di questa palla che era diventata grande come una palla da golf (non sto esagerando). L'omeopata mi spiegherà poi che non abbiamo prove ma che è probabile che questo processo avvenuto sulla ciste sia strettamente correlato con la cura e la guarigione omeopatica, sarebbe un caso da manuale, molto tipico e che si ripete spesso... Edited by brozzi - 6/1/2011, 15:24
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