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| Ancora tre giorni e poi i blendisti di Montalcino ci lasceranno in pace. Forse... Direi che è il caso di organizzare una bella degustazione di Rosso di Montalcino di valore, per festeggiare l'identità sangiovesista. Una delle poche ricchezze certe toscane, il nostro vitigno principe. E come avere una bellissima linea genetica di cani di razza pura e decidere che sarebbero più belli se imbastarditi. Quando si è ottusi c'è poco da fare... Non solo non mi reputo provinciale, ma credo che dietro la parola "provinciale" si nasconda un grosso equivoco. Cercare in ogni parte del mondo un vino simile significa volersi sentire sempre a casa, come gli italiani che ovunque nel mondo cercano gli spaghetti (loro sì davvero provinciali!). Invece la ricchezza è la diversità: grande nebbiolo nelle Langhe, grande pinot nero in Borgogna, grande sangiovese in Toscana. Questo è il triangolo mondiale della qualità del rosso. Altro che provinciali! http://davidebonucci.simplicissimus.it/201...e-un-po-morire/
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